VELTRONI AMMETTE SCONFITTA, BERTINOTTI LASCIA
''Come e' prassi in tutte le democrazie occidentali, ho telefonato a Berlusconi per dargli atto della vittoria ed esprimergli l'augurio di un buon lavoro''. Sono le prime parole del leader del Pd Walter Veltroni per commentare l'esito del voto.
"Ora si apre una stagione di opposizione nei confronti di una maggioranza che avrà difficoltà a tenere insieme ciò che è. Non sappiamo quanto durerà, perché le differenze programmatiche permangono", ha aggiunto il leader del Pd. "Penso che il Pdl - aggiunge Veltroni - sia chiamato a sciogliere la contraddizione se è una alleanza elettorale o un partito"
"La nostra sarà un'opposizione sul programma di una grande forza riformista ma rinnoviamo sin da subito la piena disponibilità ad affrontare immediatamente le riforme istituzionali necessarie di cui il Paese ha bisogno", ha aggiunto Veltroni sottolineando: "noi siamo partiti da un distacco a settembre di 22 punti e progressivamente sono stati recuperati in quella che continuo a definire una grande rimonta politica ed elettorale che ci consente oggi di portare in Parlamento e di insediare nel paese la più grande forza riformista che l'Italia abbia mai avuto".
Commentando poi i dati sull'affluenza alle urne, Veltroni ha preso le distanze da chi ha stigmatizzato il calo dei votanti: "Il Paese ha ribadito con forza il proprio rapporto con la democrazia e le istituzioni". "Non condivido - ha aggiunto Veltroni - i toni usati da alcuni sull'affluenza alle urne. Anche se c'é stato un calo del 3% si sono comunque recati alle urne l'80% dei cittadini"
Il sistema bipolare esce irrobustito dal voto e accelera verso un sistema bipartitico: sembra essere questo il primo risultato leggibile dai dati elettorali. Alla Camera, secondo le ultime proiezioni di Consortium per la Rai, il Pdl, con il 38,1% dei consensi e il Pd, che ha ricevuto il 33,7% delle preferenze, ottengono infatti insieme il 71,8%. Vale a dire che 7 italiani su 10 si riconoscono in due partiti. Il voto utile invocato da Berlusconi e da Veltroni ha trovato ascolto nell'elettorato. In entrambi gli schieramenti ci sono due alleati di peso, soprattutto nel Pdl: la Lega Nord, proiettata verso il 6% dei consensi e l'Italia dei Valori ben al di sopra del 5%. Fuori dagli schieramenti hanno vita difficile l'Udc, che aveva abbandonato il Pdl alla vigilia del voto, che supera a fatica il 5% e si ritrova con una pattuglia ridottissima di parlamentari. E La Destra di Storace, priva di senatori, e sotto il 3%. Esce decisamente ammaccata dal voto la Sinistra l'Arcobaleno che candidava Fausto Bertinotti. Le proiezioni alla Camera accreditano questa formazione del 3,6% dei consensi, con la quasi certezza di non avere senatori e un numero ridotto di deputati. Percentuali da prefisso telefonico per le altre formazioni, alcune, come i socialisti di Boselli, con una storia gloriosa alle spalle, che si ferma allo 0,9%.
(direttamente da Ansa.it)
lunedì 14 aprile 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
PD....porcu e poi....!!!
Posta un commento